Maggio 2022

LA VILLA ROMANA A RONZADEL NEL COMUNE DI BUDOIA

Lunedì 16 maggio presso il Convento di San Giacomo a Polcenigo (PN), in una conferenza organizzata dal Gruppo Archeologico di Polcenigo, il nostro presidente, Gianfranco Valle, ha tenuto la presentazione dei risultati delle ricerche che abbiamo condotto fra il 2019 ed il 2021 sul sito della villa romana in località Ronzadel, nel comune di Budoia con il finanziamento del Comune di Budoia e dello stesso Gruppo Archeologico di Polcenigo.

ARCHEOLOGIA PREVENTIVA – PRIME RIFLESSIONI SULLE NUOVE LINEE GUIDA Mercoledi’ 18 maggio ore 14-16

Oggi, fra le 14 e le 16, al Salone dell’arte e del Restauro di Firenze le associazioni del Tavolo di Coordinamento dell’Archeologia (ANA, API, Archeoimprese, Assotecnici, CIA,CNA, FAP, Legacoop Produzione & Servizi, Mi riconosci) si confrontano sul recente D.P.C.M. che ha approvato le nuove linee guida per l’Archeologia Preventiva (art. 25, D. Lgs. 50/2016).

Parteciperanno alla discussione anche alcuni General contractors (Italferr, Terna, Anas, Cepav due, IRICAV, Tecne autostrade, Open Fiber, Metro Blu, WebuildItalia).

Il programma è il seguente:

Saluti di apertura e coordinamento dell’evento

Alessandro Garrisi – Tavolo di Coordinamento dell’Archeologia 

Introduzione

Intervengono

  • Susanna Bianchi – Tavolo di Coordinamento dell’Archeologia 
  • Elena Calandra – Direttore dell’Istituto Centrale per l’Archeologia, Dirigente ad interim del Servizio II Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – MiC
  • Andrea Ferrante – Presidente della Terza Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Tavola rotonda conclusiva

Intervengono

  • Andrea Camilli – Assotecnici
  • Pierluigi Giroldini –   Archeologi Pubblico Impiego – MiC
  • Angela Infarinato – Confederazione Italiana Archeologi
  • Alessandro Garrisi –   Associazione Nazionale Archeologi
  • Flavio D. Utzeri – Mi riconosci?
  • Valeria Boi (Istituto Centrale per l’Archeologia) e Maria Grazia Fichera (Servizio II Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Ministero della Cultura) –  MiC
  • Giovanni Rivaroli – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Restauro e Archeologia
  • Cristina Anghinetti – Archeoimprese
  • Susanna Bianchi – Legacoop Produzione e Servizi

Si potrà seguire la diretta youtube qui

Prevenire, è meglio che bloccare

Oggi, in occasione del convegno “SINERGIE – La ricerca archeologica tra tutela e valorizzazione”, organizzato dalla Società Archeologica Veneta Odv durante l’intervento dei funzionari della Soprintendenza ABAP per il Comune di Venezia e Laguna è stato presentato anche un nostro lavoro di #archeologiapreventiva nei comuni di Venezia, Jesolo e Campagna Lupia.
#prevenireèmegliochebloccare
#avantisemper

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=334779392163322&id=100068937918624

Nuove linee guida per l’Archeologia preventiva

Con il Dpcm del 14 febbraio 2022 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2022) sono uscite le Linee Guida per la Verifica Preventiva dell’Interesse archeologico.

L’articolo 1 di questo nuovo documento recita: “La verifica preventiva dell’interesse archeologico è volta a valutare l’impatto della realizzazione di un’opera pubblica o di interesse pubblico disciplinata dal decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, rispetto alle esigenze di tutela del patrimonio archeologico, riorientandone eventualmente le scelte progettuali ed esecutive.”

Ma l’archeologia preventiva non è solo questo, anzi. L’archeologia preventiva è volta alla realizzazione  dell’opera pubblica o di interesse pubblico suggerendo le scelte progettuali più adeguate sia dal punto di vista della spesa pubblica che da quello della tutela del patrimonio. Questo dovrebbe essere l’incipit delle linee guida di uno strumento tanto fondamentale come l’archeologia preventiva. Questo dovrebbe essere il giusto approccio verso l’archeologia preventiva che non è uno strumento ostativo all’opera, bensì uno strumento costruttivo: una buona progettazione archeologica, non isolata ma in sinergia e costante confronto con il lavoro degli altri progettisti, aiuta la realizzazione dell’opera stessa, influenzando le scelte progettuali in modo tale che non solo l’opera venga realizzata ma anche possa eseguirsi senza sforare né il cronoprogramma lavori, né il quadro economico previsto. È uno strumento volto a tutelare la stazione appaltante affinché non vengano fatte a monte delle scelte che porterebbero solo a ritardi nei lavori e contenziosi con l’impresa esecutrice.

Il messaggio che manda l’articolo 1 delle nuove Linee Guida è invece un messaggio ostativo: possiamo allora stupirci del fatto che quotidianamente le Soprintendenze vengano accusate di essere il “vero ostacolo” allo sviluppo infrastrutturale in Italia?

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